COMUNICATO del giorno 8 febbraio 2025
“Intelligenza Artificiale tra opportunità e rischi”
Questo il tema nazionale lions 2024-2025, di grande attualità visto il contesto storico-tecnologico che stiamo vivendo, affrontato dal Lions Club Gubbio organizzando un convegno il primo febbraio scorso, presso il complesso di S.Benedetto, nella Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici dell’Università di Perugia. Incontro di successo vista la numerosa affluenza.
Con il saluto della presidente del club, Anna Maria Bartoletti, e la guida del socio Gino Brischi quale moderatore, si sono aperti i lavori affidati a tre relatori di rilievo: Valentino Santucci, ingegnere informatico, il filosofo Antonio Allegra – entrambi provenienti dall’Università degli stranieri di Perugia – e l’avvocato Francesco Paolo Micozzi.
Dalla prospettiva tecnologica, Santucci ha tracciato una panoramica storica dell’I.A. dalla sua prima comparsa nel 1950 fino ai giorni nostri. Ha evidenziato come l’interesse in materia da parte dei vari governi sia stato segnato nel tempo da un andamento ondivago i cui picchi in positivo e in negativo sono da ricollegare a risultati deludenti e ai conseguenti restringimenti finanziari. Fino poi ad arrivare agli ultimissimi anni in cui, al contrario, sia l’interesse che gli sforzi finanziari stanno conoscendo una crescita esponenziale.
L’approccio filosofico di Allegra ha registrato l’indubbia curiosità che le potenzialità di questa tecnologia hanno suscitato nel tempo, specie di recente, vista l’innumerevole gamma di impieghi che essa permetterebbe. Al contempo, è stata sottolineata l’inevitabile preoccupazione che porta a chiedersi quale diverrebbe il ruolo dell’essere umano e quanto verrebbe messa in dubbio la sua centralità. Curiosità e preoccupazione, ha sottolineato il filosofo, non possono prescindere da una piena consapevolezza nei confronti di un sistema tecnologico già ora sotto i nostri occhi ma che sempre più prenderà spazio nelle nostre vite.
Gli aspetti legali affrontati dall’avvocato Micozzi vanno tutti in direzione del timore che i sistemi dell’I.A. possano interferire o inficiare i diritti umani. A tale proposito, evidenzia che l’Unione Europea è stata la prima realtà al mondo ad aver indicato delle precise regole allo scopo di scongiurare che quegli stessi diritti possano essere messi a rischio.
